L”istruzione in Africa prima della tratta degli schiavi e della colonizzazione erano sia scritte che orali. Nel suo libro, Reversing Sail: A History of the African Diaspora, il dottor Michael Gomez, professore di storia mediorientale e studi islamici alla New York University, afferma che dal 300 aC la civiltà Meroe sviluppò un proprio sistema di scrittura.
L’istruzione in Africa – Alfabetizzazione africana
L’istruzione in Africa risale ai tempi di Socrate e Platone. I popoli lì svilupparono un’alfabetizzazione, urbana e tecnologicamente avanzata.
Un’idea spiegato nel libro “Echoes of Ancient African Values” del Dr. Joseph Bailey, esperto di storia antica africana ed esperienze afroamericane. Afferma che, “la scrittura egizia è servito di base per le ‘nuove’ scritture sviluppate per molte lingue semitiche come il fenicio, l’ebraico, l’aramaico, ecc….”
Nel 1100, gli africani di al-Andalus, uno stato musulmano medievale, contribuirono in modo significativo al “periodo intenso di produzione intellettuale e culturale” che durò 800 anni.
Abbiamo l’esempio dei più illustri studiosi europei come Erodoto che vennero in Africa per acquisire delle conoscenze.
L’Africa ospita una delle più antiche università del mondo.
La moschea Sankoré, chiamata anche Università di Sankoré nell’attuale Mali, è una delle più antiche scuole di istruzione superiore del mondo. È stata fondata nel 989 da Al-Qadi Aqib ibn Mahmoud ibn Umar.
Persone arrivavano da tutto il mondo per studiare nelle università di Timbuctù durante il periodo degli imperi Mali e Songhai.
Secondo KC MacDonald, professore di archeologia africana presso l’Institute of Archaeology dell’University College di Londra, l’Università di Timbuctù “non aveva amministrazione centrale, registri degli studenti o corsi prescritti. Era composta da diverse scuole o college completamente indipendenti, ciascuno guidato da un solo maestro o imam”. Si dice che questa università abbia prodotto oltre 700.000 manoscritti.
Partecipazione comunitaria al processo educativo
Quando si tratta di istruzione nell’Africa antica, ogni generazione è stata coinvolta. Nel suo libro “Storia e sviluppo dell’educazione in Tanzania”, il professor AK Philemon Mushi afferma che l’educazione africana era un processo che durava tutta la vita. L’istruzione nelle comunità africane era un processo continuo di apprendimento attraverso il quale una persona superava fasi predeterminate della vita studentesca, dalla culla alla tomba. Era visto come un viaggio, non un trampolino di lancio verso il successo finanziario. È stato un “processo di passaggio tra i membri della tribù e da una generazione all’altra sono state ereditate conoscenze, abilità, tradizioni culturali, norme e valori della tribù”.
Il ruolo delle comunità era quello di garantire che i bambini fossero adeguatamente. Quando raggiunsero l’età adulta, provvedevano ai bisogni dei membri più anziani della comunità”. Questo è ancora oggi l’obiettivo principale dell’istruzione tradizionale in Africa; produrre un individuo completo: colto, rispettoso, integrato, sensibile e attento ai bisogni della famiglia e del prossimo.
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