L’Elongazione Cranica nelle Culture del Mondo

Creato da sandrine Nguefack
In alcune culture, ad esempio, l’allungamento del cranio viene praticato intenzionalmente

L’elongazione cranica, una pratica che consiste nel modificare artificialmente la forma del cranio umano, è stata osservata in diverse culture in tutto il mondo, dall’antichità fino a periodi più recenti. Questa tradizione intrigante illustra come società geograficamente e culturalmente distanti abbiano adottato usanze simili per ragioni che vanno dall’estetica ai simboli di status sociale o spirituale.

L’Elongazione Cranica in Africa

Egitto

Nell’antico Egitto, l’elongazione cranica era spesso associata all’élite. Le rappresentazioni di faraoni e nobili mostrano frequentemente crani allungati, il che potrebbe aver simboleggiato il loro status divino o superiore. Questa pratica è generalmente attribuita al periodo Amarniano, sotto il regno di Akhenaton e della regina Nefertiti.

Ghana – Gli Akans

Tra gli Akans del Ghana, l’elongazione cranica è stata documentata. Questa pratica, meno conosciuta rispetto a quelle di altre culture menzionate, veniva realizzata probabilmente per ragioni simili, legate all’identità di gruppo e allo status sociale. Le sculture e gli artefatti mostrano rappresentazioni di crani allungati, indicando un’importanza culturale di questa modifica.

Congo

Storicamente, questa pratica faceva parte dei riti culturali di alcune etnie, in particolare tra i popoli Pigmei e altri gruppi dell’est e del centro del paese. Era considerata un segno di bellezza, di status sociale e di appartenenza culturale. I genitori credevano anche che conferisse una certa protezione spirituale al bambino. Tuttavia, questa pratica solleva questioni etiche e di salute, a causa dei rischi associati alla deformazione cranica.

L’Elongazione Cranica in Asia

Siria

In Siria, crani allungati sono stati scoperti in sepolture risalenti all’età del bronzo. Queste modifiche erano realizzate mediante pressione costante di bande o tavole sul cranio dei neonati, probabilmente per distinguere gruppi sociali specifici o per fini rituali.

L’Elongazione Cranica in America

Messico – I Maya e gli Olmechi

I Maya del Messico praticavano anche l’elongazione cranica. Per loro, questa modifica era spesso realizzata per ragioni estetiche e culturali. I genitori modificavano la forma del cranio dei loro bambini utilizzando tavole o dispositivi specifici, il che conferiva alle élite un aspetto distintivo e segnava la loro appartenenza a una classe sociale elevata.

Gli Olmechi, una delle prime grandi civiltà del Messico, sono anch’essi conosciuti per le loro sculture che mostrano individui con crani allungati. Questa pratica era verosimilmente associata alle élite o a figure religiose, servendo a distinguere gli individui all’interno della società.

Perù – Gli Inca

Gli Inca del Perù praticavano l’elongazione cranica per ragioni simili ai Maya. Questa pratica serviva a segnare le differenze di status sociale ed era spesso associata ai membri della nobiltà. I crani modificati, conosciuti come “crani conici”, sono spesso ritrovati nelle sepolture delle élite inca.

In alcune culture, ad esempio, l’allungamento del cranio viene praticato intenzionalmenteL’elongazione cranica, praticata da culture diverse come gli Egiziani, i Siriani, i Maya, gli Inca, gli Akans e gli Olmechi, dimostra una affascinante convergenza culturale. Queste pratiche illustrano come società distanti abbiano potuto sviluppare usanze simili per ragioni estetiche, sociali e spirituali. Lo studio di queste tradizioni ci ricorda che, nonostante le distanze geografiche e le differenze culturali, l’umanità condivide tendenze comuni nella ricerca dell’identità e dello status.

related articles

 

Poiché le guerre cominciano nelle menti degli uomini, è nelle menti degli uomini che si devono costruire le difese della Pace.

DICHIARAZIONE UNESCO

Anche tu puoi far parte di questo progetto partecipando a creare un mondo sempre più multiculturale ed inclusivo.

Abuy Area Incubatori FVG  POR FESR 2014-2020

Le projet a obtenu un financement de 72 000 € de la Région Autonome du Frioul-Vénétie Julienne à travers l'appel POR FESR 2014-2020, Activité 2.1.b.1 bis « Octroi de subventions pour le financement des programmes personnalisés de préincubation et d'incubation d'entreprises, visant à la réalisation de projets de création ou de développement de nouvelles entreprises caractérisés par une valeur significative ou par une connotation culturelle et/ou créative pertinente ». |
ll progetto ha ottenuto un finanziamento di 72.000 € dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia sul bando POR FESR 2014-2020, Attività 2.1.b.1 bis "Concessione di sovvenzioni per il finanziamento di programmi personalizzati di pre-incubazione e incubazione d’impresa, finalizzati alla realizzazione di progetti di creazione o di sviluppo di nuove imprese caratterizzati da una significativa valenza o da un rilevante connotato culturale e/o creativo"